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Un giorno Madre Natura decise di andare al mare, e  si impegnò a fare le cose per bene. Creò così ( probabilmente ) Los Roques. E' un arcipelago di 360 isole, dalle più piccole alle più grandi, a mezz' ora di aeroplanino da Caracas.  Il viaggio è piuttosto lungo, 11 ore all'andata e 9 al ritorno  (per via dei venti), più una eventuale notte a Caracas se non si  fa in tempo a prendere l' ultimo volo per Grand Roques. Primo consiglio: cercate di evitare di dormire a Caracas o nei paraggi dell' aeroporto, organizzando gli orari degli aerei per raggiungere in giornata Los Roques. Caracas è lontana, cara e pericolosa, i dintorni dell' aeroporto sono brutti e degradati, ancora pieni di rifiuti e maceriecayos dell'alluvione del 1998. L'arrivo a Los Roques è mozzafiato, per lo spettacolo delle barriere coralline viste dall' aereo e per i sobbalzi degli aeroplanini in volo. L'unica isola abitata è Grand Roques, ed è qui che si trovano le Posadas, vecchie case di pescatori che sono emigrati quando l' arcipelago è stato chiuso alla pesca professionale per l'istituzione del parco marino di Los Roques, poi acquistate e riconvertite in alloggi soprattutto da italiani. Acuarela Se ne trovano di tutti i prezzi, dai 65 ai 150 dollari al giorno ed anche più. Sconsiglio quelle meno care gestite da venezuelani, per via della pulizia e dell'alimentazione. Consiglio invece quelle sui 120 dollari, come Acquarela, Movida, Malibù e Arrecife. Si mangia molto bene, hanno camere spaziose e ben arredate ed in genere sono dotate di buone barche per le escursioni. Provate  a contattare per prima la Posada Tropicana , gestita da Matteo e Carolina, che oltre ad offrire una calda accoglienza si faranno in quattro per organizzarvi una splendida vacanza. Quasi tutte le Posadas offrono un trattamento all-inclusive che comprende anche la barca, ma è bene chiedere conferma via Internet ( usare il motore di ricerca utilizzando i nomi elencati sopra ). Comunque le barche a pagamento costano intorno ai 10-15 dollari al giorno, per le isole più vicine. Una delle escursioni più lunghe è a Cayo de Agua, che consiglio vivamente per la varietà e la bellezza delle isole visitate nel giro. Quando parlavo di Madre Natura mi riferivo soprattutto a quel paradiso dal mare incantato.

La giornata tipo consiste nella prima colazione in posada, poi ci si imbarca su lance veloci per raggiungere l'isola prescelta. L'isola di Grand Roques non ha spiaggia, o meglio è impraticabile perché lungo tutto il litorale sono ormeggiate le barche, e quindi il mare non è granché. Si mangia il pranzo preparato in posada sulla spiaggia, seduti su sedie e riparati dal sole con ombrelloni sempre forniti dal servizio. Verso le cinque del pomeriggio si ritorna in posada e intorno alle 20 si va a cena. Ci sono alcuni bar e ristoranti per chi vuole tirare tardi, ma in genere alle 23 si è già in letto, stanchi della giornata al sole. Un avvertimento: non c'e l'acqua calda, quindi la sera la doccia è un po' freschina, e dato che non ci sono fognature efficienti la carta igienica usata non va messa nel water ma in cestini appositi ( sic ! )

Per concludere le informazioni turistiche, dato che si è in Venezuela varrebbe la pena di vedere anche Canaima, che si raggiunge con uno splendido tour che porta, risalendo con barche l' Orinoco, fino alle spettacolari cascate dell' Angel. Chi ha fatto questo giro torna entusiasta raccontando di non aver mai visto niente di così bello ed eccitante.

Ma veniamo alla Pesca. Con la P maiuscola perché è veramente uno dei posti migliori al mondo per il Bonefish. Cominciamo subito col dire che le leggi vogliono che si possa pescare gratuitamente in ogni posto con il cucchiaino. Invece a mosca si devono pagare circa 10.000 lire di permesso al giorno, anche se si pesca da riva. Quindi se pesco i bone a spinning non pago, ma se li pesco a mosca devo pagare !! La legge è tanto assurda quanto ignorata : non ho mai pagato una lira di permesso e nessuno mi ha mai detto niente anche quando pescavo a mosca davanti al casottino del rilascio dei permessi. Si perché il posto migliore per i bonefish, sia di numero che di taglia è proprio vicino all'imbarco e di fianco all'aeroporto. Bisognava solo spostarsi nelle ore di punta di arrivo degli aerei, che altrimenti ti atterrano in testa. Quindi per quelli che come me alle 6 sono già svegliBone Fly Cap perché non ne vedono l'ora, la pesca inizia all' alba, per proseguire su ogni isola visitata. Una particolarità : i bonefish più grossi li ho presi proprio vicino all' aeroporto, ma in Bone Spinmodo anomalo rispetto al resto del mondo. Davanti alle spiagge stazionano enormi banchi di sardine, e si vedono in superficie continui attacchi di predatori. Non sortendo alcun effetto con la mosca, ho provato a spinning con i soliti ondulanti argentati, ed ho cominciato così aYellow Tail catturare un bonefish dopo l'altro. In un' ora se ne potevano prendere anche 8 o 9. Sempre la mattina, percorrendo tutta la pista dell' aeroporto raggiungevo una zona tranquilla dove c'erano anche scogli. Lì si potevano prendere grossi red snapper, yellow-tail di tutte le misure, aguglie e rari permit, piuttosto piccoli. Per la mosca le ore migliori erano le serali, i bone erano meno diffidenti e più numerosi ed i tramonti davano spettacolo. In tutte le isole dove ci Monica in actionfermavamo a fare spiaggia era possibile pescare in zone di laguna con l'acqua alle ginocchia, ma spesso il vento forte impediva di lanciare bene a mosca. In queiMonica Bone frangenti era più proficuo il cucchiaio, c'erano momenti in cui ad ogni lancio si attaccava qualcosa. Comunque anche dove si faceva il bagno, senza andare lontano si catturavano bonefish, pescando radendo il fondo a mosca sotto i banchi di sardine o a spinning in superficie quando i pesci erano in caccia.

La pesca a traina non è stata molto produttiva, si catturavano barracuda, piccoli carangidi, grossi snapper e qualche bonito. In realtà si pescava vicino alle barriere coralline delle isolette, e l'unica volta che siamo andati al largo non abbiamo preso niente. Per insidiare qualche grosso pesce si deve andare a  2 ore di barca veloce, fuori della grande barriera. Dicono che si possano prendere marlin e pesce vela, ma io non ho visto foto sull'isola di Grand Roques. Le barche ben attrezzate e con equipaggi esperti partono dalla costa del continente davanti a Caracas e incrociano le correnti del canale tra la costa e le isole, dove c'è passaggio di rostrati.

In conclusione, alcune considerazioni.          

Non andate a Los Roques se:

non siete veri amanti del mare         cercate le comodità dei villaggi turistici        soffrite la barca

             volete la vita notturna e siete in cerca di  "avventure "           

 

Andate a Los Roques se :

pescate a mosca o spinning         cercate un posto tranquillo          amate stare in spiaggia per 7-8 ore

volete vedere uno dei mari più belli del mondo

 

Attrezzatura consigliata : canna da mosca e da spinning, scarpette da corallo, cappello e camicia a maniche lunghe, pinza, mosche e cucchiaini.  Non vale la pena di portare l' attrezzatura da traina.