Primo viaggio a Santo Domingo: 1990, villaggio Gran Dominicus, nel mese di
marzo. Clima splendido, mare un pò meno, generalmente l'acqua era torbida anche
la mattina presto, pare per le correnti di quel periodo in quel lato dell'isola.
Era il mio primo viaggio ai tropici, e probabilmente ha giocato molto anche l'
inesperienza. Fatto sta che da riva non ho preso un pesce. Sono però
dell'opinione che pesci non ce ne fossero proprio, infatti con la maschera non
se ne vedeva uno. C'era troppo movimento in spiaggia. Ho avuto però anche il
primo contatto con la pesca a trina, e devo dire che è nata da lì la passione
per la pesca ai tropici. Siamo usciti un paio di volte con le lance del
villaggio, accompagnati da un capitano che non ne aveva molta voglia, ma
nonostante il filo di ferro da recinzioni usato come terminale, gli ami da
squalo arrugginiti e spuntati, le canne e i mulinelli dell'anteguerra per pesci
da 300 kg. in su, siamo riusciti comunque a salpare qualche grosso barracuda.
Qualcuno anche intero, ma raramente, dato che ogni volta che si allamava un
pesce il malcapitato veniva assalito e squartato da barracuda molto più grossi
o da squali che si portavano via naturalmente il pezzo senza l'amo. Credo
che non ci sia niente di più improvviso ed emozionante che vedere il tuo pesce,
magari sui 20 kg, venire attaccato mentre stai per tirarlo in barca. E' tutto
così veloce che fai fatica a credere che sia successo davvero, se non che ti
rimane il pesce a metà ! In quei momenti ti rendi conto delle potenzialità
della pesca in mare, e scatta qualcosa che non riuscirai più a fermare.
Sono
tornato a Santo Domingo nel maggio del '98, nella zona del Bavaro, dall'altra
parte
dell'isola. Forte dell'esperienza acquisita in 8 anni. In quel periodo
molto era cambiato a Santo Domingo. Ora gli isolani giravano con
il cellulare, era finito il pionierismo. Sono uscito una sola volta in mare, con una barca ben
attrezzata ed un capitano volenteroso che sapeva il fatto suo. E' stata
un'uscita mitica. Abbiamo preso 4 lampughe (Dorado) sui 15
kg, un paio di grossi barracuda ed uno splendido Marlin Blu di circa 40 kg, il
tutto in 4 ore ! L'uscita era costata una cifra ragionevole, 200 dollari,
ed abbiamo aggiunto una cospicua mancia per la professionalità del capitano,
anch'egli gasatissimo.
Con il fuso orario di sei ore indietro rispetto al
nostro ci si svegliava la mattina presto, verso le sei, e quindi cosa fare di
meglio se non andare a pescare ? A spinning, con ondulanti pesanti ed
argentati si doveva battere il litorale, e non era raro ferrare dei pesci
sui 2-3 kg, fortissimi, di cui però non conosco il nome, proprio mentre si
recuperava il cucchiaino dall'acqua, praticamente nel bagnasciuga. Con la mosca
non c'era granché da prendere, se non piccoli barracuda sempre sotto riva.
Bonefish zero. Pescando a fondo dalla riva ho preso dei pesci di grossa taglia
simili ai dentici, innescando con pezzi di pesce, ed ho rischiato di perdere la
canna trascinata in mare da un pesce mentre ero distratto. Il pesce l'ho perso!
Considerazioni
finali: un buon posto per uscire a traina, a costi accettabili, con concrete
possibilità di prendere il Marlin nel mese di maggio. Piuttosto scarso per lo
spinning e la mosca. Buono per la pesca a fondo da riva, solo la mattina presto.
Un ottimo posto per fare una vacanza con qualche escursione, per esempio
all'Isola di Saona con annesso pranzo a base di aragosta alla brace in spiaggia.
Attrezzatura
consigliata. canna da spinning con ondulanti, canna da lancio a fondo, canna da
mosca. Non necessaria la canna da traina.
Costo complessivo del viaggio :
circa 2 milioni a testa con le offerte last-minute.