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Qualcuno forse si domanderà il motivo di questa accoppiata, dato che normalmente queste due mete costituiscono viaggi a sé stanti considerando i costi, la quantità di posti da visitare ed il numero di giorni da dedicare ad ognuna. Tuttavia in passato sono già stato in entrambi i posti con velleità prevalentemente turistiche, così da permettermi di visitare in Canada la parte francofona ( Quebec ed Ontario ) e quella anglofona ( Alberta e British Columbia ), ed in Messico il Tour delle rovine Maya e la zona costiera dello Yucatan. E' stato quindi possibile ridurre il programma di viaggio e selezionare le località che offrono di più sia dal punto di vista turistico che alieutico. Una buona disponibilità di giorni di vacanza ( 22 ) ed il fatto che il mio compagno di pesca Alberto non aveva mai pescato salmoni e bonefish mi hanno stimolato a cercare il modo di permetterci di pescare entrambi. Ho iniziato così sei mesi prima a cercare tariffe convenienti con le varie compagnie aeree, con catene di alberghi, agenzie di noleggio auto e jeep in British Columbia, nonché lodge di pesca in Messico, nella zona di Boca Paila che sembrava essere il miglior posto per il flyfishing. Utilizzando obbligatoriamente voli di linea dell'Air Canada, tariffe internet per le auto e gli hotel, servizi completi di pesca nei lodge in Messico, la cifra finale sarebbe stata intorno ai 10-11 milioni di lire a testa : irrealizzabile ! Va tenuto presente che avremmo viaggiato con le nostre mogli e con la figlia di Alberto, quindi la cifra andava moltiplicata per cinque. Per fortuna un giorno mi è arrivata una e-mail di Tiziano Rizzotto, di cui avevo perse le tracce, che mi avvisava della prossima apertura della sua agenzia di viaggio Streamside. Oltre ad offrire pacchetti di viaggi di pesca tutto compreso in vari posti del mondo, con auto, camper o alberghi, con e senza guide, mi ha dato la possibilità di costruire una vacanza secondo i nostri desideri. Grazie alle sue tariffe ed agevolazioni, oltre a consigli basati su anni di esperienza, è riuscito a rendere realizzabile il nostro desiderio. Con 5 milioni di lire a testa offriva tutti i voli internazionali ed interni, sia per il Messico che per il BC, il monovolume e la jeep, i motel ed hotel a Vancouver e Terrace oltre a cartine, depliant ed informazioni turistiche e di pesca. Per il soggiorno in Messico ho sfruttato le mie conoscenze ed ho prenotato per 9 giorni al Villaggio Veraclub Akumal , ,dove anche in caso di brutte giornate avremmo avuto modo di passare il tempo piacevolmente e con la sicurezza di trovare una cucina all' "italiana". Prima tappa : Vancouver Island Arrivati a Vancouver città dopo 13 ore di volo ( da Londra ) e
ritirato il monovolume della Ford, nuovo e superaccessoriato, ci siamo imbarcati
per raggiungere l'isola, distante 2 ore di traghetto. Destinazione Port
Alberni, Secondo giorno:
destinazione Tofino. E' uno dei posti turistici più rinomati dell'Isola, in
quanto base di partenza per escursioni in mare alla ricerca di balene, orche,
leoni marini ed orsi. Dopo un viaggio di circa 2 ore e mezzo su una strada
tortuosa di montagna siamo subito andati a prenotare l'escursione a bordo dei
gommoni. Nell'ora di attesa del nostro turno abbiamo pranzato con dell'ottimo
fish & chips di halibut, comprato delle stecche di carne secca ed affumicata
da sgranocchiare e fatto compere nei negozietti di attrezzature sportive ed
artigianato locale. Una piccola seduta con la guida su come ci saremmo dovuti
comportare in gommone, il rito della vestizione con tute in neoprene Il terzo giorno é stato
dedicato a Campbell River, lontana un paio d'ore di macchina. Era una giornata
piovosa e fredda, noi eravamo stanchi e svogliati e così abbiamo deciso di non
partire alla ricerca del fiume ma di dedicarci allo shopping in città,
visitando negozi di pesca, abbigliamento e alimentari per cucinarci qualcosa
all' italiana in motel. Piccola parentesi : dopo tre giorni di enormi bistecche,
fish and chips, fritti vari e schifezze all' americana il desiderio di mangiare
cose semplici era imperioso, e abbiamo ringraziato la nostra previdenza di
alloggiare in motel con cucina, così ci siamo potuti soddisfare con dei sani
spaghetti al pomodoro, insalata e formaggi, oltre ad assicurarci delle colazioni
nella tranquillità "di casa" con biscotti e pane tostato o quanto
altro ci piacesse, evitando il caffè lungo Quarto giorno: finalmente il sole ci
accoglie al mattino, decidiamo quindi di visitare l'allevamento di salmoni a 10
km. Niente di diverso dai nostri allevamenti di trote, ma immerso in un
paesaggio spettacolare vicino ad un fiume che si allarga a formare una specie di
lago, con decine di salmoni e steelhead di taglia ad ossigenarsi nel corso
d'acqua che Il giorno successivo ci siamo trasferiti a Terrace, via Vancouver, ed in una serata tanto per cambiare fredda e piovosa abbiamo ritirato la Grand Cherokee all'aeroporto e iniziato la parte finalmente dedicata alla vera pesca. Terrace è un piccolo paese in una larga valle attraversata
dallo Skeena River, dove confluiscono il Kyspiox ed il Copper River distanziati
circa 5 km. Il paesaggio è splendido, contornato da montagne imbiancate di neve
e frequentato da pescatori di tutto il mondo. Primo contatto con il negozio di
pesca nel distributore di benzina per informazioni sui posti migliori di
pesca e per l'acquisto delle mosche adatte e via subito sullo Skeena. In quel
periodo di intense piogge il fiume appariva come il Po a Piacenza per le
dimensioni, l'acqua era marrone e prometteva molto male. L'unico posto
consigliato era sull'isola sotto il paese, ed anche qui i pescatori, dalle 6 del
mattino, erano tutti radunati su un correntino, in fila indiana a 4-5 metri uno
dall'altro, un'immagine tutt' altro che gratificante. Comunque iniziamo la pesca
trovando un buco tra una fila di 20 pescatori, e cominciamo il duro lavoro
di lanciare di traverso, fare scendere la coda sul fondo per entrare in pesca e
recuperare dopo 10 metri, il più delle volte incagliando sul fondo e facendo
una fatica Secondo fiume visitato :
Kitimat. Il paese dista da Terrace circa tre quarti d'ora di auto. Come
sempre il posto consigliato era anche il più affollato. Si trova subito dopo il
paese, proprio sotto il ponte della strada statale. Pur essendo piovuto molto
l'acqua era un poco più trasparente, e sebbene fosse abbastanza alta prometteva
bene. In quella zona è largo circa 25-30 metri, e ricorda un grosso torrente di
montagna , con ghiaieti, curve e correntine. Finalmente si riuscivano a vedere i
pesci in acqua, soprattutto enormi Chum, dai 5 ai 7 kg. , che stazionavano
nell'acqua bassa 20 cm per deporre o fecondare le uova. Desolatamente, si
vedevano decine di salmoni morti che avevano concluso il loro ciclo vitale,
spesso preda di uccelli che approfittavano di tanta abbondanza. Comunque c'era
spazio per tutti, e pescare era un Terzo fiume : il Copper. Seguendo le indicazioni di Rizzotto
ci siamo diretti al km 15 della strada sterrata che costeggia In ogni caso quello è stato l'unico pesce preso nel Copper, ci siamo tornati varie volte, anche in posti diversi e pescando nelle piane, ma di pesci nessuno più. Peccato per la frana, ci ha tolto la curiosità di vedere i posti migliori ed ha rovinato il colore dell'acqua che doveva essere splendido, soprattutto non torbido. Nei giorni successivi, tutte le mattine di buon'ora andavamo sullo Skeena all'isola, ogni tanto si prendeva un pesce, ma mi dava fastidio essere in posti tanto belli e decantati quanto vasti ed essere costretto a pescare come nella pesca sportiva, così pescavo un po' demotivato e quindi meno concentrato, a volte incazzato per il continuo incagliare, rompere finali e addirittura 2 code, perciò spesso abbandonavo il gruppo alla ricerca di un posto mio, ma senza risultato. Alberto una mattina ha catturato una Steelhead grande come la mia, ed ero felice almeno quanto lui per la soddisfazione che ne avesse presa almeno una ! Un pomeriggio ero riuscito a guadagnare il posto nella zona migliore ed ero concentrato come non mai nella pesca. E' arrivata mia moglie e sono uscito dall'acqua per salutarla un attimo, per poi tornare subito al lavoro. Come un fulmine, un americano alto 2 metri e mezzo, largo 1 e con una canna a due mani lunga almeno 6 metri ( si fa per dire ! ) mi ha fregato il posto, scatenando le mie ire. Dopo un cinquantina di insulti da parte mia, metà in inglese e metà in italiano, ed una scarica di frasi incomprensibili da parte sua ( ero troppo incazzato per capire !), ho dovuto desistere ( considerata la sua stazza ), e così ho chiuso con la pesca sullo Skeena River. Abbiamo concluso il giorno dopo la permanenza in Canada con uno
splendido pomeriggio di sole sul Kitimat, subito
Prima di continuare con il racconto del resto del viaggio, vorrei fare alcune considerazioni. Terrace è un bellissimo posto, ricco di fiumi e di salmoni, ed una volta nella vita di un pescatore si dovrebbe fare di tutto per andarci. Ma per il tipo di pesca che si deve fare, sempre la stessa con code superaffondanti, per la quantità di pescatori presenti nei posti migliori e per i costi che si devono affrontare resterà per me un'esperienza unica. Farò di tutto invece per tornare sull'isola di Vancouver, naturalmente nel periodo migliore per salmoni e steelhead, per pescare finalmente in quel fiume meraviglioso che è lo Stamp River, che penso non abbia uguali nel mondo. Tornerò anche per vedere il Campbell River e per riprovare la pesca dalla spiaggia, che ha un fascino tutto suo. Tornerò soprattutto perché è in assoluto il più bel posto dove passare una vacanza con le passioni che più ami: la tua compagna e la pesca.
Ed ora parliamo del Messico. Il viaggio per raggiungere Akumal è stato davvero pesante, tra voli (3 ), lunghe attese in aeroporti enormi ( Los Angeles e Città del Messico una vera bolgia ! ), file e controlli interminabili dei bagagli ci abbiamo messo circa 24 ore. Finalmente la prima mattina, come sempre all'alba, mi precipito in spiaggia per un primo contatto. Il tempo di fare due lanci a casaccio ed ecco che subito arriva una guardia del villaggio che mi avvisa della proibizione di pescare dalla spiaggia riservata agli alberghi e villaggi. E' una novità rispetto al viaggio precedente, e scocciato mi sposto fuori dalle spiagge riservate. L'acqua è un pò torbida e mossa, pesci non ne vedo pescando a mosca. Monto un piombino da 10 gr. ed uno spezzone di 0,25 con mosca da bonefish sulla canna convertita da spinning e lanciando lontano dopo poco catturo un bonefish di piccola taglia. Rimarrà purtroppo l'unico pesce pescato dalla spiaggia davanti al Villaggio Veraclub. Girando con la maschera ho visto veramente pochi pesci intorno ai coralli e qualche bone in zone sabbiose, ma molto spaventati a gruppi di massimo 3 o 4. Ricordando invece le belle pescate mattutine fatte qualche anno fa, quando lanciavo su grosse school di bonefish e vicino a solitari grossi permit, la seconda mattina sono tornato nella spiaggia del paese di Akumal, sicuro del risultato. Prima sorpresa: la baia era piena di barche di tutti i generi, dalle lance da pesca alle barche a vela, e praticamente era impossibile pescare con tranquillità per l'andirivieni. L'acqua che ricordavo cristallina era diventata opaca e sporca, e non si vedevano pesci. Comincio comunque a fare qualche lancio e arriva la seconda sorpresa: un pescatore messicano mi avverte che è proibita la pesca in tutta la baia, ed inoltre che i bonefish sono scappati ormai da lungo tempo. La delusione è grande, ma la voglia di pescare ancora di più. Decidiamo dopo qualche giorno di andare a Boca Paila, tanto decantata anche nel luogo. Affittiamo un taxi per la mattina di buon'ora, non senza qualche difficoltà per accordarci sulla tariffa (alla fine 80 dollari) per via del fatto che la strada è sterrata e piena di profonde buche e la macchina rischia di rovinarsi. Dopo 2 ore di sterrato veramente duro, con la schiena a pezzi finalmente arriviamo a Boca Paila. Ci precipitiamo nel primo lodge di pesca e iniziamo a vedere un folto gruppo di americani che si dirigono baldanzosi verso le lance nella laguna interna, attrezzati di canne con mulinelli da mosca superdotate. Ci dicono che si possono catturare bonefish, permit e tarpon di misura media. L'eccitazione, ormai alle stelle, si smorza subito quando al lodge ci dicono che una mezza giornata di pesca costa 275 dollari, e comunque va prenotata perchè per quel giorno non c'erano guide libere. Non desisto e mi faccio indicare un posto per pescare in wading. Allora mi indicano l'unico posto possibile, poco prima del ponte più avanti. Raggiunto il ponte e preparate le canne stiamo per entrare in acqua quando alcuni pescatori messicani sul ponte ci urlano di tornare indietro, perchè rischiamo di essere azzannati dai coccodrilli !! Tornati indietro di circa 100 metri la strada si avvicina all'acqua, ed in lontananza sulla sinistra nella laguna interna si intravede una flat, che deve essere finalmente il posto indicatoci. A quel punto Alberto è terrorizzato e decide di non entrare neanche in acqua. Io non mollo e con molta circospezione entro nell'acqua melmosa ed alta fino alla vita, dirigendomi sulla sinistra alla flat distante 4-500 metri. Da lontano vedevo le lance degli americani che si spostavano velocemente da un posto all'altro, facevano 10 lanci, catturavano 3 o 4 bone al limitare della flat e subito dopo si spostavano. Io invece ho girato in lungo ed in largo per due ore a piedi, ho fatto in tutto forse 10 lanci su bonefish in fuga, mi sono ustionato le braccia e le gambe ed ho maledetto gli americani ed i loro dollari. Alla fine ho catturato un bone misericordioso, di taglia media e pure spompato. Stravolto ho raggiunto Alberto, che aveva vinto la paura quando una school di 5 o 6 bone ha cominciato a gironzolare nel sottoriva vicino alla strada, ma erano pesci che avevano fatto l'università e non degnavano di uno sguardo le mosche. Sono uno che non si
arrende, e dopo qualche giorno ci riprovo. Questa volta scopro che in una
spiaggia vicino al villaggio, Xpu Ha, si possono trovare bonefish e snook. Un'escursione che consiglio di fare a tutti è quella a Punta Allen, che si effettua guidando personalmente jeep a 4 posti per 3 ore lungo la strada che porta oltre Boca Paila nella biosfera di Sian Khan. Si avrà la possibilità di vedere da vicino delfini, tartarughe ed uccelli marini in un mare incontaminato a bordo di veloci lance. A Punta Allen vi sono alcuni lodge di pesca, ma non ho preso contatti con loro, ormai era l'ultimo giorno di vacanza. Considerazioni finali sul Messico: è finita la pacchia, nelle spiagge della Riviera Maya la pesca è proibita oltre che infruttuosa. Ciò non toglie che rimanga una meta interessante per la pesca a mosca, a patto che si sia disposti a sborsare somme consistenti per assicurarsi una buona giornata di pesca a Boca Paila. Vale in ogni caso una vacanza, pesca o no, per le grandi possibilità turistiche. Post Scriptum : Sono tornato ad Akumal ai primi di Gennaio 2003. Ho deciso finalmente di sborsare 250 dollari per una pescata di 4 ore con lancia e guida nella laguna di Boca Paila, e devo dire che è stata una splendida giornata. Ho catturato una dozzina di bonefish di taglia media in 3 ore, e l'ultima ora di pesca l'ho dedicata alla ricerca di Permit. Ne ho avvistati 3 o 4 di grossa taglia, ma erano sempre fuori portata dei miei lanci, vuoi per il vento sfavorevole vuoi per mia incapacità, così sono rientrato con un pò di amaro in bocca ma pur sempre soddisfatto. La pesca a traina non è stata produttiva, aveva fatto molto freddo nei giorni precedenti ed il mare fin troppo calmo non ha concesso la consueta ricchezza di occasioni. Ho catturato pochi barracuda e di piccola taglia. La soddisfazione più grossa è venuta da una cattura
davvero inattesa. Tutte le mattine come sempre facevo i miei giretti a spinning
sul litorale al di là delle zone riservate ai bagnanti, con scarsi risultati :
qualche snapper, aguglie, piccole cernie, anche qualche bone con piccoli
cucchiaini. Così una sera al tramonto, atteso che tutti gli ospiti del
villaggio si fossero ritirati, ho battuto una zona di acqua bassa vicino a degli
scogli, proprio davanti alla mia camera. All'ultimo lancio, fatto già
completamente al buio, qualcosa arresta la mia canna. Dopo un attimo di
esitazione, inizia una fuga lenta ma inesorabile. Il primo pensiero va al filo,
uno 0,27, e alla canna leggera. Decido di lavorarmelo per bene, senza rischiare
nulla. Forse ( speriamo di no ! ) è una di quelle grosse razze che ho visto
girare di giorno. Tre quarti d'ora di Momenti magici nella vita di un pescatore. |